I Tratturi del Molise

Esperienze guidate nella natura

Cammino "Con le ali ai piedi"

Meritevole di attenzione e apprezzamento è stato l’incontro proficuo con la guida GAE Michele Permanente dell’Associazione “Molise da scoprire”, il quale riferisce che sul Tratturo Celano – Foggia, insiste il “Cammino con le Ali ai Piedi ” ritenuto di interesse nazionale che, partendo da Rieti prosegue per circa 500 km fino a giungere a Monte Sant’Angelo (FG), passando per San Pietro Avellana e Carovilli, incontra il Tratturello Pescolanciano – Sprondasino in direzione di Sessano del Molise e termina a Sant’Angelo in Grotte, dove è presente la Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo. Un dettaglio meritevole di attenzione è rappresentato certamente dalla presenza a Pescolanciano della Signora Mariassunta che tuttora ancora possiede il cosiddetto “timbro sulla credenziale”, ossia durante il cammino al pellegrino vengono apposti dei timbri proprio a significare il passaggio su quella determinata tappa e conseguire alla fine del percorso una sorta di “riconoscimento” o “diploma”.

Altri itinerari

Naturalmente nel corso degli itinerari proposti dalla guida, non mancano percorsi enogastronomici volti a valorizzare le peculiarità della regione e che consentono al turista di vivere un’esperienza tangibile e diretta. Pensiamo alla lavorazione del formaggio che si inserisce in un itinerario denominato “Gusto Trek”, nel quale agli escursionisti viene data la possibilità di assistere, ma soprattutto di partecipare in prima persona, alla filatura di una pasta e suscitando nei loro volti una visibile sensazione di stupore ma anche di forte appagamento e soddisfazione. Segnaliamo a tal proposito Feliciano, un ragazzo di Frosolone reduce di una famiglia segnata da lunghe tradizioni tramandate da generazioni (il nonno attore indiscusso che praticava la transumanza), il quale, frutto anche della sua passione, ha ereditato un notevole bagaglio di conoscenze e di esperienze artigianali che ben si prestano alle curiosità altrui; difatti con lui è possibile assistere alla forgiatura di un coltello secondo metodologie antiche ora in disuso.

Riguardo alla filatura della pasta segnaliamo il Sig. Michele Ricci, un casaro di Civitanova del Sannio, proprietario di un’azienda zootecnica di capre, molto disponibile ad accogliere turisti e a dare dimostrazione dei vari passaggi di produzione, trasformazione, stagionatura ed infine degustazione del suo fantastico formaggio caprino.

A Duronia segnaliamo invece la presenza di Valerio, un ragazzo che, grazie al suo coraggio e alla sua tenacia, da Roma si è trasferito in questo grazioso borgo molisano, mettendo su un allevamento di capre e organizzando fattorie didattiche con scolaresche anche lungo i tratturi.

Ad Agnone tappa inevitabile è rappresentata sicuramente dall’azienda “Di Nucci” che detiene al suo interno un vero e proprio “Museo di Arte Casearia e della Transumanza””, proponendo un’esperienza multisensoriale grazie alla quale rivivere il mondo della transumanza e il percorso produttivo dell’artigianato caseario, ma proponendo nel contempo la salubrità dei suoi prodotti attraverso percorsi degustativi.

Ma veniamo alle impressioni a caldo manifestate dal turista che si appresta a vivere un esperienza di tipo culinario; certamente assistere, partecipare in prima persona alla lavorazione di una pasta per poi degustarla lascia una sensazione di notevole appagamento e, riferisce la guida, molto spesso, chi intende acquistare un prodotto, manifesta la volontà di voler comperare il prodotto che egli stesso ha lavorato piuttosto che un altro simile, proprio perché in questo modo acquisisce una maggiore consapevolezza della genuinità e salubrità di quel determinato prodotto esaltata ancor di più dall’odore irresistibile del latte e del vapore acqueo che mettono in subbuglio le papille gustative ancor prima di assaporarlo.

Vi è poi il turista che, avendo già una formazione basilare in materia, vuol vivere un’esperienza lungo i tratturi per ragioni per lo più storiche e rievocative del passato; infatti calpestare anche un piccolo tratto del Tratturo e ammirare la pietra miliare con le iniziali “R.T.” (Regio Tratturo) rappresenta un altro importante tassello da aggiungere al proprio bagaglio culturale.

Dal punto di vista della microricettività presente lungo i tratturi, segnaliamo a Carovilli, sul Tratturo Celano-Foggia, l’agriturismo “Masseria Monte Pizzi” della Signora Nadia dove cortesia, professionalità e qualità dei prodotti sono i signori indiscussi.

Mentre a Carovilli paese segnaliamo la “Cooperativa di comunità TerraMea”, nata con l’intento di costruire alleanze sul territorio e renderle utili alla comunità, offrendo esperienze di tipo culturale e degustative ma anche tour in bici. L’intento della cooperativa è finalizzata al recupero di tutte quelle case chiuse o in abbandono e renderle fruibili alla collettività sia per scopi sociali che turistici.

A Pescolanciano, invece, segnaliamo la “Casina del Duca”, un villaggio composto da 5 casette dotate di tutti i confort con piscina esterna che nasce di fianco al Tratturo Castel di Sangro – Lucera in alcuni tratti ben delimitato da pietre.

A Civitanova del Sannio troviamo “La locanda degli Illustri” e “Villa Augusta” con ristorante e camere.